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L'Argine a Vencò

  • PG
  • 15 ago 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

GREEN PRIDE

Il casolare sapientemente ristrutturato è completato da una struttura di design, il vetro ed il metallo si fondono perfettamente con i boschi circostanti; siamo a Cormòns, paradiso terrestre dei wine lovers: ogni curva, ogni collina nasconde un obiettivo, un vigneto, una cantina ed un nome già bevuto ed amato, ed ora conosciuto.

Prima del confine sloveno, fra un bosco ed un fiume, arrivo a L'ARGINE A VENCO' , 1 stella michelin, e una visione verde ed ecologica della cucina, unita alla personalità friulana: arrivare con contrasti e pochi fronzoli, con quella sobrietà tipica del carattere mitteleuropeo; insomma, tre quarti di contadino ed un quarto di Svevo.

Elegante e sobrio l'interno, una cucina a vista, non visibile da tutta la sala anche se composta da soli 7 tavoli, e la partenza con il menu "Territorio in movimento": 8 assaggi per partecipare alla visione di Antonia Klugmann.

VISIONE VERDE, dove il rispetto per la spesa e per l'ingrediente è il centro di tutto il menù. Il rispetto della terra e di chi lavora è al centro di questo ristorante stellato che usa lo stesso ingrediente in più piatti, perché lo spreco in altra epoca era peccato, ora è necessaria educazione.

Ed allora ritrovo il maiale in diversi piatti con la sua pelle fritta e soffiata, a dare croccantezza, che accompagna e domina il vegetale, o è attore protagonista nella terrina di testina al rosmarino, esempio di equilibrio, sapore, originalità (perfezione); d'altronde la varietà è in chi pensa (insomma le note sono sempre 7). E poi le erbe: il silente con con cui la chef forse ha una relazione di affinità elettive, e sì, qui ho trovato del nuovo... il nuovo non è ciò che è diverso da precedenti esperienze ma significa identità!

Il somellier è curioso (ti studia per circa 20 minuti e poi decide il percorso da fare ​intraprendere ai propri ospiti), e’ preparato e sa come esaltare i sapori senza interferire; perché, come lui stesso ha specificato, è la cucina la protagonista.

Alla fine del Pasto la chef saluta i commensali dicendo sempre ciò che pensa, anche smentendo il cliente, e va bene così: il lavoro espresso, la ancor pur giovane età, il luogo, il sesso, il percorso non canonico è sintomo di una incrollabile identità plasmata dal duro lavoro.

Unica domanda: quale prossimo percorso, quale ulteriore passo? O, come direbbe Zeno e la sua coscienza, quando arriverà u.p.?

L'Argine a Vencò, Località Vencò, 34070 - Dolegna del Collio (GO)

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